
đź–‹“Per esprimere il dramma di quei tempi non servivano coltelli nĂ© cadaveri, ma semplicemente linee, colori e superfici.”
Di che colore è l’abisso?
Di un nero assoluto, buio come una notte senza luna e profondo come esistenze sfilacciate immerse nell’oblio disumano di una guerra ingiusta e crudele.
L’abisso è il pallido riflesso dorato di un grammofono rimasto muto, è il ritaglio di un cielo troppo lontano tra le sbarre di un carcere, è il filo spinato di un lager che spazza via sogni e futuro.
Come riemergere da tanta oscuritĂ ?
Tra le pagine vivide di questo romanzo biografico troverete tanto dolore ma anche tanto coraggio.
Con una penna delicata, struggente e attenta agli eventi storici, Lucia Valcepina narra una Como fucina d’arte e di modernitĂ , la battaglia dei partigiani, il vissuto di un’artista e le sorti di un’intera nazione.
Carla Badiali, protagonista del romanzo e pioniera dell’Astrattismo italiano, si ribella all’orrore della Seconda Guerra Mondiale, al Fascismo e alle dure leggi razziali aiutando la comunitĂ , falsificando documenti, sopportando il dolore per la deportazione del marito, e trovando la libertĂ in armonie geometriche scaturite da gesti primitivi e forme ridotte all’essenziale.
Carla Badiali “fa resistenza” alla prigionia, alle torture e a una autoritĂ scellerata che ha cancellato tutti i “colori” dalla tavolozza dell’esistenza di un intero popolo.
Dal suo pennello, intinto in un dolore profondissimo e in una voglia viscerale di sopravvivere , scaturisce una luce fortissima: è la “primordiale bellezza” della Speranza che invade il mondo intero, facendo rivivere in ogni cuore il sogno di un Paese libero.
đź”–Da leggere assolutamente, per non dimenticare…
Ringrazio Dominioni Editore per la copia e la fiducia.


