
Quando leggiamo una fiaba, ci immergiamo in un mondo dai confini indefiniti, intriso di magia e pericoli che, però, sappiamo si concluderà sempre con un lieto fine.
📖 Per Vecchioni le fiabe diventano alibi: Pollicino si guarda allo specchio e non si riconosce, Robin Hood casca dentro una lettera d’amore, le principesse sono stufe della loro vita noiosa e Cenerentola muore, uccisa da un pugnale impossibile.
✒️ L’autore aggiunge alle fiabe il senso del dubbio e il gusto del contrario, rimescolando (come faceva il mio amato Rodari) le carte di personaggi buoni e cattivi, le paure e i desideri.
Le fiabe escono così da se stesse, insegnandoci che niente e’ come appare ma che tutto e’ mosso dall’amore, in ogni sua forma.
❤️ Come scriveva Rodari, “mai lasciarsi spaventare dalla parola FINE”!
❓ Voi amate questo modo di “rimescolare le carte”?
P.s. 🐱Il gattino in foto e’ il piccolo Artù, detto anche “Cotoletta”. E’ un cucciolo molto amato, coccolone, pantofolaio, grande cacciatore di lucertole e grilli, amante dei lunghi pisolini e affamato 24 h /24. Alla parola “pappa” scatena l’inferno! 😂😂😂
