
🖋 “Sì succedono così le giornate fra un tal rimescolio e una tal confusione di bambole e di bimbe, di vocine naturali e di vocine meccaniche, di braccini di carne e di braccini di legno (…) che egli è sul punto di confondere la merce con la clientela, di rivolger la parola a una pupattola e dar corda a una signorina.”
✨️ Quanta magia in questo racconto che narra di bambole, di destini, di generazioni di bambine (diventate madri a loro volta), di trine, merletti ma anche della strana inquietudine che suscita la vita artificiale.
Adoro la suggestione dell’autore che di fronte alle decine di bambole in fase di riparazione si perde nei ricordo dello spettacolo di “Jack lo squartatore” visto in un baraccone, immaginando ad occhi aperti il carnaio della casa di Sedan descritto da Zola.
🤐 Non vi dirò altro…
Lasciatevi incantare dalla presenza suggestiva di rare creature infrangibili, dal fascino di una bottega senza tempo e da Gerardo Bonini che, assieme alle sue bambole e marionette, crea sogni e desideri.
❓️Avete letto questo racconto? Giocavate con le bambole o le marionette quando eravate bambin*? Vi incuriosiscono le vecchie bambole di una volta?
😱 A me hanno sempre trasmesso una inspiegabile inquietudine con quegli occhi vitrei, le parrucche posticce dalle improbabili acconciature e gli abitini stantii da prima comunione o festa del paese. Ecco, già a pensarci, ho i brividi! 😅😅😅









