
Chiudete gli occhi. Dove vorreste essere in questo momento?
Non abbiate timore, esagerate pure, con l’immaginazione si può tutto.
Lo sa bene il giovane protagonista di questo delicato romanzo che usa la fantasia per sopravvivere alla scuola, a una casa minuscola e a una famiglia multietnica numerosa.
Grazie alla scrittura immaginifica ma fortemente autobiografica di Picouly, la giornata di un ragazzino si trasforma in una variegata e indimenticabile galleria di ritratti a cui fanno da cornice i ricordi della Seconda Guerra Mondiale, il conflitto in Algeria, le difficoltà dovute all’indigenza e il coraggio dei sentimenti.
Ma cosa può esserci di magico in una vita povera vissuta in un piccolo sobborgo parigino negli anni Cinquanta?
Tutto: basta usare l’immaginazione.
A dieci anni si possono prendere a pugni le ombre per esercitarsi a diventare campioni del mondo di pugilato, leggere l’avvenire nelle sfere di liquirizia, trasformare il proprio padre in un supereroe o scostare la tenda di un’osteria per ritrovarsi improvvisamente altrove.
Ma come conservare la magia quando, inevitabilmente, si cresce?
Se per rievocare l’edificio immenso del ricordo Proust usò il gusto di una madeleine, Picouly, invece, si serve di un gruppo di soldatini, di un campetto da calcio, del minestrone della mamma, del sorriso di papà e dei giochi rumorosi dell’infanzia.
Perché, si sa, che sia nascosta in un dolcetto oppure tra le braccia di chi ami, la felicità si nasconde nelle piccole cose, sempre e comunque, anche quando tutto attorno a noi si fa buio.
Fatevi un regalo e leggete questo libro. E se lo consiglia anche Pennac….
Ringrazio la casa editrice Nutrimenti per la copia e la fiducia.
❓️Vi piacerebbe leggere questo romanzo? Amate le storie familiari? E ora usate tutta la vostra immaginazione: dove vorreste essere in questo momento? Vi leggo, curiosissima, nei commenti ⬇️⬇️⬇️









