Inquietante · Mistero · Narrativa · Saggistica

🔖CACCIATORI DI TENEBRE di Ben Machell

Un pescatore, vittima di un terribile cane nero, che nessuno può vedere.

Una casa, regolarmente inondata da acqua che sembra materializzarsi dal nulla.

La presenza spettrale di una bambina bionda, in camicia da notte, con una ghirlanda attorno alla testa.

Cosa accomuna tutti questi “casi” inspiegabili?

Basato su eventi reali, Ben Machell ci porta dentro le indagini decennali di Tony Cornell, un famoso detective dell’occulto che, tra gli anni Cinquanta e il 2010, anno della sua morte, ha esplorato l’ignoto con lo sguardo scientifico di chi non vuol soltanto credere, ma capire.

Cosa succede quando il corpo cede e il cuore si ferma?

Che cos’è un fantasma?

Un poltergeist è un puro evento soprannaturale o entrano in gioco anche le emozioni umane?

Perché gli spiriti dei morti si intromettono nelle nostre vite?

Le domande sono tante, ma neppure la scienza può avere sempre una risposta.

“Cacciatori di tenebre” è un saggio che si legge come un romanzo, una discesa nel mistero che tiene con il fiato sospeso.

La scrittura di Machell alterna passaggi giornalistici, cenni di storia dello spiritismo e momenti di pura suggestione narrativa, creando un giusto mix tra logica e brivido.

Trascinando il lettore tra case infestate, presenze invisibili e sedute spiritiche, l’autore ci ricorda che, a volte, il vero mistero è la mente umana.

👉 Leggilo assolutamente se sei affascinato dal paranormale e dalle storie in bilico tra reale e inspiegabile.

 ❓️ Ti incuriosisce questo libro? Se ti trovassi davanti a una tavoletta ouija, la useresti… o la lasceresti chiusa?  

Io non ho dubbi: la lascerei ERMETICAMENTE CHIUSA!

Ringrazio infinitamente Federico Colombo e Iperborea per la copia e la fiducia.

Saggistica · Temi sociali

🔖ARTE E PSICHE di Vittorino Andreoli

Arte e Follia sono compatibili?

Quella che vi racconterò oggi è una storia che mi ha toccata nel profondo e che vorrei condividere con tutti voi.

In questo affascinante saggio, che inizia con un excursus sui grandi maestri della psicologia, psichiatria e delle neuroscienze (da Jaspers a Prinzhorn, da Jung a Lacan), scopriamo un giovane Vittorino Andreoli (oggi psichiatra di fama internazionale) intento a occuparsi dell’Atelier di pittura del manicomio di San Giacomo della Tomba.

In una società che in passato ha considerato i malati mentali alla stessa stregua degli animali, l’Atelier rappresenta un luogo “sicuro” in cui il paziente psichiatrico può entrare in una dimensione delicata di “sentire umano”, instaurando una relazione serena con chi indossa il camice.

E proprio in quell’occasione, Andreoli incontra Carlo Zinelli, schizofrenico grave, con cui instaurerà un rapporto professionale e d’amicizia che durerà per tutta la vita.

Ma chi era Carlo Zinelli, oggi consacrato a livello mondiale come uno dei tre massimi artisti dell’Art Brut?

Carlo era un animo delicato, in simbiosi con la natura, che all’improvviso fu costretto ad arruolarsi nell’esercito e a vivere in prima persona tutte le atrocità di una guerra ingiusta e crudele.

Le cicatrici dell’anima di quell’esperienza lo segneranno per sempre, tramutandosi presto in una terribile sentenza: schizofrenia grave.

Nelle sue opere, pero’, Carlo puo’ tornare dove è stato davvero felice, tra gli animali, gli uomini, i colori, i fiori e la musica.

Il suo mondo grafico simbolizzato, contraddistinto da una forza cromatica unica, diventa un  universo creativo intimo e profondo che neppure la malattia riesce a recidere.

A questo punto vi chiederete: può un paziente psichiatrico essere un vero artista? È possibile leggere graficamente un disturbo mentale?

Nel saggio troverete tutte le risposte…

Leggetelo se anche voi siete affascinati “da tutto ciò che c’è di profondamente umano nella follia”.

Ringrazio la CE per la copia e la fiducia.

Narrativa · Saggistica · Temi sociali

🔖LA STREGA E IL CAPITANO di Leonardo Sciascia

🖋Terrificante è sempre stata l’amministrazione della giustizia e dovunque. Specialmente quando fedi, credenze, superstizione, ragioni di Stato o ragion di fazione la dominano o vi si insinuano.

Nel capitolo XXXI de I promessi sposi, Manzoni accenna al processo di stregoneria di una povera serva le cui carte e documenti giacciono dimenticate sulla scrivania della casa di campagna di Sciascia da ben due anni.

L’autore resta folgorato dalla coincidenza tanto da scrivere un resoconto ( che verrà pubblicato a puntate sul “Corriere”) in sole tre settimane.

Ma cosa colpì tanto Sciascia? E soprattutto chi era veramente Caterina Medici? Una strega sacrilega e detestabile o una povera serva infelice e sventurata?

Rimasta vedova giovanissima, Caterina si era ritrovata in balia di tanti (e meschini) padroni fino ad essere accusata di averne fatto ammalare uno, ahimè,  potente.

Un innocente sortilegio d’amore si trasforma ben presto in atroci torture e in una terribile condanna a morte che trasforma la donna nell’emblema visibile di come operi il “buon Governo”.

La sua unica colpa, come gia’ accaduto alla Lupa di Verga,  è quella di essere “calda per natura”, di provare paura e terrore, e di “perdersi” pur di ottenere il perdono di Dio e degli uomini.

Avrei tanto voluto che Sciascia, nella sua denuncia contro l’ingiustizia, l’intolleranza e il fanatismo, ci lasciasse un’analisi più approfondita di vittime e carnefici, e non soltanto l’esposizione della vicenda storica, quasi fine a se stessa.

Al di là della mia “sete di conoscenza” insoddisfatta, ciò che è chiaro e lampante è che politica e religione non si smentiscono mai: ancora una volta i tempi cambiano ma gli innocenti da bruciare al rogo restano.

Ed ecco il monito dell’autore: perseverare è diabolico.

❓️Avete letto “La strega e il capitano”? Amate la scrittura e l’ironia di Sciascia?

Saggistica

🔖SOPRAVVIVERE AL LUNEDÌ MATTINA CON LOLITA di Guendalina Middei

Ai tempi del liceo, durante l’ora di letteratura tedesca, fui colpita dalla malinconica dolcezza dei versi di Novalis.

La sua esistenza, costellata di terribili lutti e scossa dalla tubercolosi che lo portò alla morte a soli 28 anni, mi spezzò il cuore.

Come poteva un giovane stremato dal dolore, con il petto sconquassato dalla malattia e la Morte che si apprestava al suo capezzale, scrivere “Tutto è fiaba”?

Quanta luce, speranza e potenza, può contenere un verso tanto breve?

Il saggio meraviglioso di Guendalina Middei mi ha ricordato quel giovane e sfortunato poeta dalla fede incrollabile e il potere magico e curativo della letteratura.

Grazie alla sua delicatezza nel narrare e la  personale rilettura dei classici, l’autrice ci spinge a prenderci cura dei nostri amati libri e ad avere il coraggio di aprire finestre dove prima c’era solo un muro.

Ebbene sì, la letteratura ha il potere magico di farci “sopravvivere, resistere, nuotare negli abissi e tornare a splendere.”

Come?

In una società che ci obbliga a essere resilienti e a fronteggiare valorosamente gli urti della vita, la letteratura ci insegna che si può anche essere, semplicemente, fragili.

E se perfino l’impavido Ulisse provò scoramento e tristezza per la sua amata Itaca, perché mai dovremmo vergognarci se in alcuni momenti della vita ci siamo sentiti impauriti e inadatti?

Da quando piangere è diventato solo un segno di debolezza e non uno stato d’animo?

Cosa hanno in comune Dante, Ulisse, Henry Jekyll, Antigone e Lady Chatterley? E cosa Dostoevskij, Čechov, Elsa Morante, Hesse e Nabokov?

Di sicuro l’umanità, l’essere fallibili,  il desiderio  di “riveder le stelle” dopo tanta oscurità, la caparbietà nel trasformare la prigionia in bellezza, la ricerca di se stessi e, più di tutto, l’amore per la vita.

Perché, si sa, la felicità si trova nelle piccole cose… e anche in questo saggio illuminante che vi farà viaggiare nella letteratura antica e moderna, sorridere e commuovere, e amare “fortissimamente” questi straordinari compagni di viaggio.

📚Assolutamente da leggere!

❓️Vi incuriosisce questo nuovo saggio dell’autrice? Qual è il classico/personaggio della letteratura che amate di più?

Il mio classico del cuore è “Il nome della rosa”, con il mio amato Guglielmo da Baskerville. La sua saggezza e la bruciante sete di conoscenza mi hanno sempre affascinata!

Mistero · Saggistica

🔖DEMONI NEL MEDIOEVO di Juanita Feros Ruys

Per millecinquecento anni i demoni hanno popolato la storia, la letteratura e la cultura popolare stregando intere generazioni.

Chi, almeno una volta nella vita, non ha subito il fascino di queste figure misteriose tanto evanescenti quanto terrificanti?

Ma chi sono davvero i demoni? Da dove vengono? Come si manifestano?

Ai monaci che praticavano una dura vita ascetica nei deserti del Nord Africa, i demoni apparivano la notte sotto forma di lampi, fiamme e fumo nel cielo, o assumevano le sembianze di belle donne pronte a tentare la loro vocazione.

Più tardi, quando la vita monastica si spostò nei chiostri, essi assunsero le forme più disparate: da grandi orsi con lunghi artigli a terrificanti branchi di maiali, da giganti dalla pelle scura a leviatani serpeggianti pronti a divorare i malcapitati.

Ricorrenti divennero anche i casi notturni di paralisi demoniaca in cui creature orripilanti opprimevano il petto e il sonno delle vittime.

Nei vari trattati medievali che narravano di racconti miracolosi e apparizioni non mancavano però annedoti divertenti in cui  i demoni venivano avvistati nelle latrine o assumevano la forma di indifesi tassi.

I demoni più potenti, però, restavano quelli in grado di parlare alle menti degli uomini portandoli alla malinconia, alla disperazione e infine alla morte.

Altra figura mistica trattata nel libro è quella del negromante, che attraverso la magia nera, invocava demoni, spiriti maligni e morti dall’aldilà per ottenere potere, amore e denaro.

In questo volume, che mi ha affascinato davvero moltissimo, non mancano rituali di esorcismi, racconti suggestivi di storici e santi, libri di stregoneria, tetragrammi misteriosi e credenze popolari.

È davvero un libro scorrevole, curioso e piacevole e se amate questa tematica o tuffarvi nelle atmosfere medievali, allora è proprio una lettura perfetta! Io ve lo consiglio!

Ringrazio la casa editrice per la copia e la fiflducia.

❓️Vi ho incuriosito? Siete anche voi affascinati dalla figura dei demoni e dalle atmosfere medievali? Qual è il periodo storico che preferite in assoluto? Curiosissima come sempre, vi leggo nei commenti⬇️⬇️⬇️