Narrativa

🔖UNA STANZA PER MOMOKO di Chisako Wakatake

🌼 Quando è stata l’ultima volta che ti sei chiest* cosa vuoi davvero?

🥀 Momoko è una donna che ha sempre seguito tutte le “regole”: la ricerca dell’indipendenza, il matrimonio, la casa, la famiglia.
Ma ora la sua casa è vuota e il silenzio che vi regna è interrotto solo dal rumore assordante dei pensieri che si rincorrono dentro di lei.

🌹È ancora possibile per lei rimettersi al centro della propria vita?

Nonostante la copertina cozy, definirei questo romanzo più una “carezza malinconica” che un libro “scaldacuore” perché il ritmo è lento, dolce e doloroso.

Con una scrittura autentica e profonda, Chisako Wakatake narra il momento sottile in cui una donna anziana si guarda indietro e si ritrova a fare i conti con tutto ciò che ha sacrificato, mettendo in scena radici, perdita, solitudine, rinuncia e ricerca di sé.

“Una stanza per Momoko” è un romanzo più di pensieri che di azioni, che ci spinge ad abitare la nostra “stanza interiore” e a  non avere rimpianti.

👉 Leggetelo se cercate una lettura intima  con uno sguardo profondo al passato e se credete nelle seconde possibilità.

❤️ Ringrazio Eliana e Piemme editore per la copia e la fiducia.

❓️ Ami i libri che parlano di interiorità? Dedichi del tempo alla tua “stanza interiore”?

Narrativa · Temi sociali

🔖 LA NUOTATRICE NOTTURNA di Adrian N. Bravi

Può la perdita di una persona amata svelare un’intera esistenza che ci era sconosciuta?

📖 Jacopo, quarantenne goffo e dal cuore sensibile, lavora in un cimitero e non vede il padre da anni.

Poi una telefonata cambia tutto: il padre, che l’ha abbandonato quand’era bambino,  è morto annegato nel fiume di un  piccolo paesino del Portogallo. 

Il lutto spezza il cuore di Jacopo, infrange ogni speranza e apre voragini di assenza.

Ma la Morte è davvero la fine di ogni storia? 

 Tra le pagine di questo romanzo abitano diverse voci: c’è quella di un padre che ha lasciato tutto per trovare se stesso; le parole che un figlio sussurra ai morti, tra i sentieri silenziosi di un cimitero; e i silenzi dolorosi di una madre che per proteggere chi ama è rimasta imprigionata in una gabbia di segreti.

E poi ci sono i colori e i profumi del Portogallo, un viaggio fisico e interiore che spingerà Jacopo a trovare le risposte che ha cercato per tutta la vita.

Potrà perdonare una rivelazione sconvolgente,  capace di riscrivere tutta la sua storia familiare?

A volte ci sono viaggi che ci portano inaspettatamente a casa, silenzi che avremmo voluto trasformare in parole, e protagonisti che restano attaccati addosso per le loro fragilità, che sono anche le nostre.

Leggetelo se amate i romanzi delicati sulle relazioni familiari e sull’identità di genere, e se anche voi avete intrapreso un viaggio che vi ha cambiato dentro.

Ringrazio Laura e Nutrimenti edizioni ler la copia in anteprima e la fiducia.

Da domani in libreria!

Narrativa · Storie di amicizia · Temi sociali

🔖 CHE BELLO VEDERTI, TILDA di Jane Tara

Ti sei mai sentit* come se stessi svanendo un po’ alla volta?

È proprio quello che accade a Tilda: una mattina si sveglia e si accorge di non riuscire più a vedere un dito della mano. Poi scompaiono l’orecchio, il naso e il collo… Tilda sta sparendo, letteralmente.

La diagnosi medica è chiara: si tratta di invisibilità, una malattia poco conosciuta, che colpisce soprattutto le donne dopo i quarant’anni.

Ma com’è possibile che sia capitato proprio a lei?

Tilda Finch ha 52 anni ed è una donna realizzata: è madre di due gemelle ormai adulte, è riuscita a uscire da un divorzio complicato e ha trasformato la sua passione in un lavoro creativo, realizzando gadget con citazioni letterarie e frasi motivazionali.

Eppure, pezzo dopo pezzo si è spenta. Mentre dava tutto come madre, moglie e imprenditrice, Tilda ha smesso di vedersi per com’è davvero. Si è persa per strada rinunciando alle risate genuine, ai sogni troppo grandi che aveva da ragazza e al vero amore.

Ma è davvero troppo tardi per ricominciare? 

Ti sei mai sentit* come Tilda?

Da bambini essere invisibili è un superpotere. Poi  cresciamo, e qualcosa si rompe.

Ci facciamo da parte per amore, dovere e abitudine… e piano piano, svaniamo anche noi.

E se un giorno smettessimo davvero di vederci? Se la nostra vera essenza si perdesse per sempre?

In fondo, cosa c’è di male nell’invecchiare, nell’ingrassare, nell’avere le rughe o perdere tonicità? La vera tragedia non è invece perdere di vista chi siamo?

Questo libro è un viaggio intimo, profondo e autentico.  Fatto di silenzi, sorrisi, dolori sommersi e amicizie vere. Un percorso di riscatto, ma anche di nuova gentilezza verso se stessi.

Ho amato queste pagine perché non scadono mai nel sentimentalismo facile. Raccontano con delicatezza e un tocco di ironia la bellezza del ricominciare ma anche  la paura del cambiamento che ci portiamo dentro.

E anche se alcuni passaggi possono sembrare “già sentiti”, con sfumature da classico “libro motivazionale”, non importa.

A volte i libri vanno “sentiti” oltre che letti.

👉 Leggilo se hai bisogno di un romanzo dolceamaro che ti aiuti a guardarti dentro con occhi nuovi.

Io l’ho fatto, e mi ha lasciato qualcosa.

❓️Ti ho incuriosito? Ti sei mai sentito invisibile? Qual è un tuo pregio che non dovresti mai dimenticare, nemmeno nei giorni in cui ti senti “svanire”?

Il mio è la capacità di ascoltare davvero gli altri. E il tuo?

Se ti va di chiacchierare, ti aspetto nei commenti ⬇️⬇️⬇️

Gialli/Thriller · Gotico · Mistero · Narrativa · Temi sociali

🔖IL MISTERO DI FOUR POOLS di Jean Webster

Una palude opprimente, il calore del Sud, un crimine misterioso e un segreto spettrale: Jean Webster, celebre autrice di “Papà Gambalunga”,  va riscoperta anche così.

Pubblicato anonimo nel 1908, il romanzo si apre come una detective story ambientata nelle piantagioni della Virginia dell’Ovest, negli anni successivi alla Guerra Civile.

L’autrice gioca con le convenzioni del genere: c’è un nordista in trasferta, una comunità chiusa e diffidente, ex schiavi con credenze radicate e un’atmosfera ricca di non detti.

Non manca una sottile vena gotica, che gioca con le presenze spettrali, il fascino suggestivo di un villaggio di capanne abbandonate e le ombre morali di una società carica di sospetti.

Lo stile è ironico, tagliente e a tratti quasi teatrale.

L’espediente del giallo si svela presto un pretesto narrativo per esplorare tensioni  razziali, sociali ed economiche.

Tra paludi, caverne, sospetti e improbabili spettri, Jean Webster ci ricorda che, a volte, i veri misteri non sono nei crimini ma nelle convenzioni sociali.

 Adesso non vi resta che recuperare questo giallo dimenticato che parla di colpa, orgoglio e memoria.

❓️ Vi ho incuriosito? Amate scoprire le opere meno note degli autor* a voi cari ? Quanto conta per voi l’ambientazione di un romanzo? 

Narrativa

🔖UNA GIORNATA MERAVIGLIOSA di Paolo Di Stefano

Vi è mai capitato di osservare le persone per strada e immaginare le loro storie? 
Chi sono, dove vanno, cosa stanno vivendo? 

Cosa fareste se un “passante invisibile” vi guidasse in un giovedì qualunque, tra Milano e la Sicilia orientale, attraverso frammenti di vita e instantanee di normale quotidianità e ordinaria follia? 

Inseguireste le storie o finireste per essere inseguiti da esse?

Il romanzo corale di Paolo Di Stefano mette in scena un intricato mosaico di voci che mostra un’umanità fragile, bella, brutta, disperata e commovente.

In un giovedì afoso ed estenuante di fine settembre, in cui tutto può accadere e la felicità non dura che un attimo, c’è chi fugge e chi resta, chi sogna e chi ha già rinunciato, chi ucc1de e chi lotta per sopravvivere.

E mentre l’invisibile protagonista del romanzo osserva, ascolta, raccoglie i pezzi di mille vite che si incrociano, senza imporre mai giudizi, ci accorgiamo di quanto tutto ciò che ci circonda possa essere allo stesso tempo ordinario, straordinario e profondamente umano. 

 In questo disilluso affresco del nostro tempo, in mezzo a tanta calca e confusione, ritroviamo – o quanto meno ci proviamo –  il senso della vita.

Ringrazio Mattia e Feltrinelli editore per la copia e la fiducia.

❓️Vi incuriosisce questo romanzo? Cos’è che rende davvero “meravigliosa” la vostra giornata? Un pensiero? Una persona? Le piccole gioie quotidiane? 

✨️ Per quanto mi riguarda, un pot-pourri di bei momenti in ordine sparso: a volte mi basta osservare i miei gattini che giocano, curare il giardino, abbracciare forte chi amo o le parole care di un’amica per rendere luminosa la mia giornata. 

👉 Ora tocca a voi!
Se vi va di chiacchierare vi aspetto, curiosa come sempre, nei commenti ⬇️⬇️⬇️

E per restare in tema… vi auguro una giornata meravigliosa! 😊✨️🐊📚❤️

Narrativa · Storie di amicizia

🔖IL WEEKEND di Charlotte Wood

Tre donne anziane. Una casa piena di ricordi. Un’amica che non c’è più.

Wendy, Jude e Adele sono amiche da una vita. Ma non sono più le stesse: il tempo passa, i corpi invecchiano e le illusioni svaniscono. E, ciliegina sulla torta, è venuta a mancare Sylvie, l’amica che teneva insieme tutte loro.

Jude (rigida e giudicante), Adele (attrice fallita) e Wendy (intellettuale smarrita dopo la morte del marito) si ritrovano assieme nella casa al mare dell’amica scomparsa per svuotarla.

Il weekend di Natale diventerà un campo minato: tra rimpianti che riemergono, vecchi rancori e la rabbia che cova sotto la superficie, la vecchiaia acuirà offese mai dimenticate e ipocrisie.

La scrittura della Wood è lucida, asciutta e spietata.

Nessuna edulcorazione, nessuna pietà.

In questo romanzo autenticamente disilluso, l’età non rende migliori, ma solo più stanchi e crudeli.

Che dire? Non ho apprezzato il  gelo emotivo che regna tra le pagine. Comprendo l’intento ma le relazioni così svuotate di empatia alla lunga mi hanno disturbata.

A farmi riconciliare con l’autrice è stato però il finale che ho trovato visivamente ed emozionalmente potente.

Il tempo cura i rapporti o, al contrario, aiuta a smascherarli?

❓️Con il passare degli anni… vi sentite più vicini alla vostra migliore versione o più lontani da essa? Nella vita avete incontrato più amicizie preziose o più delusioni? Se vi va di chiacchierare, vi aspetto nei commenti 👇👇👇

Gotico · Mistero · Narrativa

🔖FIOCCHI DI CENERE di J.L.Charlotte

Un velo sottile separa il mondo dei vivi da quello dei morti.

Nell’ora del crepuscolo, mentre il richiamo degli uccelli notturni riecheggia nel cielo lugubre del Camposanto, l’uomo è costretto ad affrontare i propri demoni.

Tra le pagine del libro la bruma della Ragione ha occhi grigi, un cuore di vento e confonde visibile e invisibile.

Come sopravvivere alle ferite dell’anima? Come porre fine a un’esistenza frammentata in cui vorremmo essere altro?

Nei racconti suggestivi di Giada, popolati da presenze misteriose, spiriti bambini, gatti senza coda e creature di pietra, rivivono risentimenti antichi, crepe tra due mondi e fiocchi di cenere dall’aura miracolosa.

E mentre il mondo scintilla nella notte e la paura cede il posto al coraggio, ci sentiamo meno soli.

A noi lettori, spettatori di infinite storie, non resta che bearci di tanta onirica e tetra meraviglia.

Grazie Giada per avermi portata ancora una volta nel tuo mondo letterario governato da follia, caos e potente immaginazione.

👉 Leggete questo libro se amate le atmosfere gotiche, i racconti immaginifici e l’ora del crepuscolo.

Narrativa · Temi sociali

🔖LUCE D’ESTATE ED È SUBITO NOTTE di Jón Kalman Stefánsson

Può un microcosmo di anime contenere tutto il bello e il brutto del mondo? Sì,  perché come l’amore, anche il dolore è universale.

📖 In un piccolo e sperduto villaggio islandese il tempo sembra scorrere diversamente: la notte, buia e lunga, spegne perfino il lume della ragione.

Ma quanta vita segreta può annidarsi in questo piccolo e apparentemente insignificante mondo?

C’è chi parla e sogna in latino invece di vivere, chi vorrebbe fuggire ma resta, chi non riesce a scampare alle ombre pur avendo braccia forti e chi si lascia tentare soccombendo al desiderio.

In questo romanzo corale in cui si intrecciano storie e scelte di vita, ogni capitolo esplora l’animo umano in tutte le sue sfaccettature.

La scrittura di Stefánsson è delicata, poetica, dolorosa e intrisa di un velo di malinconia che ti resta attaccato addosso.

Non ci sono eroi tra le pagine di questo libro ma soltanto persone, con le loro esistenze fragili e intense, e una grande verità: sono cosi tante le cose che desideriamo che quando ne otteniamo una non riusciamo a  gioirne come dovremmo, pensiamo già alla prossima e a quella dopo ancora. All’infinito. La felicità non è altro che una chimera.

Non sarebbe invece meraviglioso potersi fermare ad ascoltare la pioggia, sorseggiare una tazza di tè, dire ti voglio bene o, semplicemente, perdersi silenziosamente in un abbraccio?

Come scrive Stefánsson, “c’è spazio per ogni cosa nel respiro del cielo”.

Siete d’accordo?

👉 Leggetelo se avete nostalgia di qualcosa che non sapete spiegare, se a volte vi sentite fuori posto e se siete alla ricerca di parole in grado di attraversare il cuore.

❓️Amate i romanzi introspettivi? Davanti alle difficoltà della vita vi sentite forti o fragili? C’è qualcosa che desiderate fortemente ma non siete ancora riusciti a realizzare?

Gialli/Thriller · Narrativa

🔖LA FORTUNA DEL PRINCIPIANTE di Valerio Marra

✒️Ogni passo che fai lascia una traccia anche quando credi di non aver lasciato nulla.

📖 Roma. Mancano pochi giorni a Natale. Nel quartiere multietnico di San Giovanni Bosco, Guido Audaci, squattrinato detective privato, si ritrova a dover ricomporre i pezzi di un omicidio.

Un raro orologio da taschino, un cappotto rubato e una sparatoria in lavanderia assumono risvolti misteriosi.

Tra gratta e vinci perdenti, sale giochi affollate e un tenero maiale al guinzaglio, il protagonista si troverà a dover scoprire chi è l’assassino e a ricucire il rapporto con i figli.

Nel romanzo non mancano riflessioni intime e delicate, rese ancor più vivide e intriganti grazie alle immagini del diario personale di Guido che cerca di affrancarsi dal suo tormentato passato.

Altra protagonista principale del romanzo è la periferia romana, cuore pulsante della storia, che con i suoi rumori, profumi e colori diventa parte imprenscindibile del vissuto del protagonista.

🍀🐞In un quartiere caotico, animato da esistenze complicate, è la Fortuna a mescolare le carte e a rivelare verità nascoste.

👉 Unico appunto: avrei voluto che il passato del protagonista fosse meno nebuloso per poter comprendere meglio alcune dinamiche del suo vissuto.

👉 Ho invece amato i risvolti tragicomici di questo giallo che rendono i personaggi tanto autentici proprio perché imperfetti.

😊 Del resto, la perfezione è sopravvalutata. Non credete?

❤️ Ringrazio Valerio Marra per la copia, la gentilezza e la fiducia.

❓️Vi incuriosisce questo giallo? Team #Baciat* dalla fortuna o #Mai una gioia?

Io sono presidentessa ufficiale del secondo! La fortuna… questa sconosciuta! 😅😅😅

Narrativa · Temi sociali

🔖L’ISOLA RIFLESSA di Fabrizia Ramondino

🌊 Gli isolani sanno quanto possano essere potenti i profumi, i colori e i suoni della propria terra.

Interrogano il vento bagnando un dito con la saliva e si addormentano cullati dal frinio delle cicale e dallo scroscio delle onde contro la riva.

Gli isolani sognano le loro case contadine sui pendii, le eleganti foglie di acanto mosse dal vento e la candida luna che muta maree e anime.

Non hanno bisogno di una bussola per scoprire la direzione dei loro sogni. Mai.

Così anche l’autrice di questo romanzo, sbarcata a Ventotene per curare la sua depressione e la dipendenza dall’alcool in un Centro di Salute Mentale, si ritrova in quel sogno assolato e abbacinante di rinascita.

Riuscirà a trovare fessure di azzurro fra le nuvole e lame di luce nel suo personale abisso?

E se la vita non fosse altro che un’altalena di stati d’animo destinati a ripetersi ciclicamente come la storia dell’isola che la ospita?

Gli eremiti. I confinati politici. La fame ai tempi della guerra. La politica. I pellegrini e i Santi. Le maree. Le stagioni.

Tutto si ripete.

In bilico tra memoir, diario di viaggio e rievocazione storica, la scrittrice narra del suo presente, del suo passato, dei traumi e dei fantasmi che abitano l’isola.

In questo doloroso ma luminoso esilio, Ventotene cura le ferite e dona speranza affinché anche le case chiuse da tempo possano ritornare a vivere, proprio come i cuori.

❤️Ringrazio Nutrimenti per la copia, la fiducia e questo delicato viaggio letterario.

❓️Amate i memoir che mettono a nudo l’anima dell’autor*? Vi piacerebbe vivere su un’isola? Vi aspetto, curiosa come sempre, nei commenti.